TRIESTE
Progettata dagli Asburgo quale Porto Franco, erede di Venezia nei traffici del Mediterraneo, dopo la parentesi napoleonica Trieste inizia una crescita rapidissima che – verso la metà dell’Ottocento – la porta a essere lo scalo principale dell’Impero Austro-Ungarico e uno dei maggiori del Mediterraneo. Nel fervore di traffici che il Punto Franco esalta primeggia il commercio del caffè, che imprenditori dalle provenienze più varie gestiscono con capacità decisamente moderne. Consolidato nel corso del Novecento, il commercio del caffè a Trieste è riuscito a mantenere un primato che si rispecchia nel 20-30% circa delle importazioni italiane che gestisce tuttora. L’attività caffeicola cittadina oggi è rappresentata da aziende importatrici e grossiste (crudisti), case di spedizione specializzate, torrefazioni delle dimensioni più varie, alcuni fra i più validi agenti di commercio, uno dei pochi impianti di decaffeinizzazione presenti in Europa, il primo impianto moderno per la lavorazione del caffè, laboratori di analisi e ricerca di alto livello, strutture per la ricerca e la formazione. Non da ultimo, Trieste ha una popolazione che consuma una quantità doppia di caffè rispetto al resto del paese: circa 10 kg pro-capite/anno contro i 5kg pro-capite/anno della media italiana.
Grazie a una fitta rete di rapporti internazionali, gli importatori-crudisti triestini sono in grado di offrire ai diversi mercati (italiano, europeo e dell’est) tutte le qualità di caffè disponibili, con particolare attenzione ai caffè di alta gamma e i cosiddetti Specialty Coffee. Le case di spedizione specializzate sono in grado di espletare qualsiasi operazione mercantile e doganale sia in importazione ed esportazione sia nel magazzinaggio e nella lavorazione del caffè. Così anche le compagnie di assicurazione si sono specializzate in coperture assicurative del caffè, sia nelle movimentazioni sia nelle giacenze. Non dimentichiamo che a Trieste nel 1831 sono nate le assicurazioni Generali e, poco dopo, la RAS. Per il Porto il commercio del caffè rappresenta circa 40.000 mq di magazzini impegnati con picchi di quasi un milione di sacchi da 60 kg in giacenza. Il Laboratorio Chimico-Merceologico della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura ed Artigianato di Trieste, ora di proprietà della New Eco Srl, ha una lunga tradizione di studi e ricerche sul caffè. Inoltre esso rappresenta l’unico punto di riferimento a livello ministeriale per il nostro prodotto.